jueves, 6 de agosto de 2015

Milano, Le Trottoir: dai Futuristi alla Street Art

Andy Warhol "Sticky Fingers"

Maghi, santi ed eroi dell'arte del Novecento

Per chi si trova a Milano, Le Trottoir à la Darsena (piazza XXIV maggio 1) propone una mostra fuori dal comune, visitabile gratuitamente nei due piani del locale: dai futuristi alla Street Art, ospite speciale Andy Warhol e la pop art americana, con oltre ottanta opere dal prestigioso archivio della collezione Rosini Gutman. La mostra, intitolata Maghi, santi ed eroi dell’arte del Novecento, è stata inaugurata il tredici luglio 2015 e si protrae fino all’otto novembre.

Fortunato De Pero "Strega"

Nelle parole del curatore, Paolo Sciortino: «L'inedita esposizione mette in mostra un'antologia preziosa del "lungo secolo breve" dell'arte. L'iniziativa nasce dall'incontro virtuoso della storica galleria della famiglia di collezionisti italiani Rosini Gutman con Le Trottoir à la Darsena, che ha messo a disposizione gli spazi del locale per un'operazione di cultura pubblica e di beneficenza, oltre che sociale e umanitaria, in particolare a favore del patrimonio artistico e monumentale. Multipli e pezzi unici di alcuni degli artisti e delle opere in mostra, infatti, potranno essere acquistati, donando parte del ricavato ad associazioni benefiche; una quota sarà destinata alla rigenerazione dei Navigli milanesi, sulla scorta del successo e del gradimento dei cittadini per la nuova Darsena...

 
Giacomo Balla "Fiori futuristi"

«L'iniziativa», prosegue Sciortino, «fa parte del programma del movimento "Rigeneramento", che prevede l'impegno del mondo dell'arte nel restauro e nella conservazione del patrimonio monumentale italiano. Perciò, appunto, multipli di Warhol, Lodola, Niky de Saint Phalle, e Cracking Art saranno disponibili per raccogliere fondi da destinare alla manutenzione e allo sviluppo del progetto di riapertura di tratti nascosti delle vie d'acqua urbane medievali.»

Amedeo Modigliani "Ritratto di Satie"

In mostra, a partire dal piano alto del locale, un Giacomo Balla del 1918, i Fiori futuristi, oltre a lavori pregiati di Vittorio Corona, futurista siciliano tardivo, con opere datate anni Venti e Trenta; un Fortunato Depero del 1914, I giocolieri, e un Ritratto di Satie di Amedeo Modigliani del 1916. Passando poi da testimonianze preziose di Mario Tozzi, Ottone Rosai e Osvaldo Licini, si ammira un grande Piero Manzoni del 1957, una Mitologia senza titolo a olio e cementite su tavola.

 
Gianluigi Toccafondo, 2012

Olivia Gozzano, "Via degli Oleandri", 2013
Il percorso prosegue con tele di Mario Schifano datate anni Ottanta, un piccolo e incantevole Luca Alinari, Fathi Hassan, Mario Consiglio; una fila di matite su carta di Mark Kostabi accompagna il visitatore sulle scale insieme a opere di Gianluigi Toccafondo, Niky De Saint Phalle, Giovanni Gurioli e Biagio Castilletti.

 
Mario Consiglio "Rino K"
Piero Manzoni, Mitologia
Il piano terra è invece invaso di serigrafie e screen print di Warhol, con le celebri Marilyn degli anni Sessanta e Settanta, ma soprattutto le mitiche copertine dei dischi di Lou Reed, dei Velvet Underground e dei Rolling Stones. Con firme autentiche degli artisti naturalmente. Non manca un Roy Lichtenstein del 1963, per introdurre i contemporanei Atomo, Neve e Cracking Art, che invadono anche lo spazio esterno del Trottoir.

Atomo, "Numbersdance"


«Un grande raduno di vecchie e nuove glorie dell'arte contemporanea, un assemblaggio ironico, ludico, magari dissacratorio per la sede espositiva di una collezione che ci si aspetterebbe di trovare a Palazzo Reale, ma proprio per questo autenticamente "pop", e cioè per il piacere di tutti e per salvaguardare l'arte stessa», spiega Paolo Sciortino, «a cominciare dal patrimonio artistico milanese, città dove sono nate le avanguardie storiche dell'arte e dove oggi si dibatte sul ruolo e la legittimità espressiva degli artisti di strada. Oggi, i writers incontrano i futuristi e si alleano per rigenerare l'arte, in un ideale e del tutto inedito percorso di maghi, santi ed eroi dell’arte a cavallo degli ultimi due secoli, che mette in dialogo Warhol, eroe del pop, con la Cracking Art, invasori pacifici di territori proibiti all’arte contemporanea fino a poco tempo fa, o Kostabi, surrealista magico che si accompagna al neorealismo magico di Toccafondo, salendo le scale verso la cima dell’esposizione che, invece, esibisce i santi conclamati dell’arte contemporanea avanguardistica: da Giacomo Balla a Fortunato Depero, Modigliani, Manzoni, Rosai, Tozzi e Schifano.»

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